In un paese, più precisamente in una zona montuosa del Medioriente, una piccola comunità è divisa in due gruppi, ovvero da una parte ci sono i cattolici, mentre dall’altra troviamo i musulmani. E se da sempre, gli uomini sono da molto tempo pronti alla rissa tra le due fazioni, le donne, tra le quali spiccano le figure di Amale, Takla, Ivonne, Afaf e Saydeh, sono solidali nel cercare di togliere a mariti e figli il desiderio di cambiare i pregiudizi, facendoli diventare violenza.
E’ una vera e propria missione la loro, nella quale useranno ogni tipo di mezzo per far ragionare i loro uomini. Faranno addirittura piangere sangue ad una statua della Madonna, oltre a far giungere in paese delle ballerine dell’Europa dell’Est, affinchè i maschi siano più attratti da loro che dalle armi. Dopo tantissimi tentativi però, si arriva ad un punto di grande tensione, dove sembra che ogni tentativo di pacificazione sembra ormai inutile.
Nadine Labaki lascia la città per tornare a parlare di un tema che sembra davvero starle a cuore, ovvero la convivenza tra esseri umani che credono in religioni diverse. In questo film, Labaki svaria molto dalla commedia al dramma, non negando però anche dei periodi di musical, seppur brevi. Il film vuole far capire come le donne abbiano i loro cedimenti, le loro rivalità, le loro invidie, ma ogni volta riescono a ritrovare quella ragionevolezza che gli uomini sono pronti a perdere cedendo così in provazioni. Grandi attese per questo film, che sarà nei nostri cinema da venerdì 20 gennaio.
